Nome comune
Natrice viperina
Nome scientifico
Natrix maura Linnaeus
Nomi sardi
Pìbera 'e abba, colòra 'e abba, colòvru 'e abba
Descrizione
La Natrice viperina è un rettile non velenoso con una lunghezza variabile nei due sessi (maschi 80-85 cm; femmine 95-100 cm). Il corpo è abbastanza lungo e la colorazione è bruno-grigiastra superiormente e crema-verdastro nel fondo. La testa, grande, ovale e appiattita, ha le squame più scure ripetto alle parti laterali e presenta posteriormente due fasce larghe a forma di "V", una bruna e l'altra più scura. L'iride dell'occhio è gialla-arancio con bordo nero. Il tronco ha una forma allungata e cilindrica. Lungo il corpo ha una stria dorsale scura; lateralmente sono posizionate in fila macchie ovali o rotondeggianti scure con un centro chiaro. Le parti inferiori hanno il colore come quello del centro delle macchie laterali e talvolta sono presenti delle macchie scure irregolari. La coda è lunga un quinto della lunghezza totale.
Biologia
La scelta della femmina avviene senza scontri tra gli altri maschi. L'accopiamento, che si verifica tra marzo e aprile, è abbastanza lungo, durante il quale i due invidividui della coppia rimangono intrecciati tra di loro. Durante il periodo riproduttivo non mangiano per conservare tutte le energie e destinarle alla riproduzione. Ricominciano a cibarsi a fine aprile e maggio. Vengono deposte mediamente 7 uova (con un massimo di 32) in buche nel terreno nascoste dalla vegetazione, negli anfratti dei muretti a secco o nelle tane dei mammiferi sempre però in un luogo asciutto e in prossimità dell'acqua. Le uova si schiudono dopo 40-90 giorni e i piccoli si cibano di girini, pesci e lombrichi.
Quando viene disturbata la natrice viperina tende a scappare ma se non è presente un luogo dove nascondersi si gonfia, apre la bocca ed emette un sibilo e delle sostanze dall'odore sgradevole dalla cloaca.
Si nutre, ingoiandoli, di piccoli pesci, anfibi, invertebrati, girini che caccia direttamente in acqua, dove può rimanere in apnea anche per 15-20 minuti.
Entra in letargo a inizio autunno, insieme ad altri individui, in tane dove è presente quasi il 100% di umidità e 10°C di temperatura. In inverno può uscire occasionalmente durante le giornate più calde. Durante l'estate trascorre quasi tutta la giornata in acqua.
Per ampliare la superficie del corpo per la termoregolazione è in grado di appiattire il corpo. Al mattino lascia la tana solamente se fuori è presente una temperatura di 12-13°C.
Le femmine anziane si allontanano dai luoghi umidi e si spostano verso luoghi asciutti e umidi dove si nutrono di rospi e lucertole.
La durata della vita è di circa 8-10 anni.
Ambiente
Il suo habitat ideale è quello dove è presente l'acqua. La si ritrova quindi lungo i corsi d'acqua, zone paludose, prati umidi, pozze sugli altopiani e nelle pianure dal livello del mare fino a 1200 m s.l.m.
Ha un areale molto limitato e si ritrova nelle isole Baleari, Penisola Iberica, Francia centro-meridionale e Africa nord-occidentale. In Italia è presente nella Pianura Padana, Piemonte, Liguria e Sardegna.
Curiosità
Il genere Natrix era il nome latino delle natrici, delle bisce; l'epiteto specifico maura deriva sempre dal latino e significa della Mauritania per via della sua ampia diffusione nello Stato dell'Africa. Il nome comune viperina deriva dal fatto che ha l'istinto ad attaccare e per la sua somiglianza con le vipere (Vipera apis), assenti in Sardegna.
Fotografie di Mauro Sanna
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Colubridae
Genere: Natrix Laurenti
Specie: Natrix maura Linnaeus